ENT 1 - Venice / Auckland
Biennale di Architettura di Venezia, Eventi Padiglione Italia
15 July – 21 November 2021 Biennale di Architettura di Venezia Padiglione Italia, Arsenale di Venezia Venezia
Press Release

"ENT 1" è un progetto dell'artista concettuale e musicista-performer Alessandro Zannier (in musica leader degli Ottodix Ensamble).

È la prima di una serie di connessioni di luoghi remoti tra loro, attraverso l'invio di video installazioni "gemelle", con la funzione di ideali ripetitori, in sedi ospitanti in grado di collaborare scambiando flussi di big data ambientali o statistici dal proprio luogo geografico di origine e di riceverne a loro volta. Questo flusso incrociato di dati ambientali va a generare due rispettive figure digitali frutto dei parametri dati dall'impatto dello "sciame umano" sull'ambiente, che verranno visualizzate nelle singole sedi.

I dati ambientali scelti riguardano l'inquinamento acustico dei mari, in questo caso dei porti di Auckland e di Venezia, con il suo arcinoto problema delle grandi navi.

Il flusso del traffico navale e il suo devastante impatto sui bioritmi della fauna marina vanno a generare e alimentare dunque questa figura 3D simile ad un organismo spazio temporale fatto di registrazioni di eventi umani su scala globale, rivelando di fatto la forma di un "iperoggetto" altrimenti invisibile.

Il primo gemellaggio, che battezza l'operazione, è il più ambizioso e lontano e coinvolge gli antipodi, ovvero Venezia e l'Università di Auckland in Nuova Zelanda, partner dell'operazione.

Il 15 luglio infatti l'artista, invitato dal curatore Alessandro Melis, verrà ospitato al Padiglione Italia, nello spazio eventi per esibirsi in una performance musicale, ma soprattutto per presentare presso l'area Peccioli l'installazione video ENT 1 che sarà ospitata in seguito nel Padiglione della Nuova Zelanda.

Partnership e esposizioni generate da questo evento

Le rilevazioni di questi rumori subacquei registrate con degli idrofoni piazzati nei bacini dei due porti agli antipodi, sono state realizzate in collaborazione col CNR - ISMAR (Istituto marino) di Venezia, ente che non solo ha dato supporto e patrocinio, ma che ospita nei suoi bellissimi spazi ISMAR dal 13 giugno come evento un'importante personale di tele ispirate all'installazione presentata al Padiglione Italia. La mostra, per motivi legati al Covid, è allestita e inaugurata a porte chiuse nelle tese dell'Arsenale e visitabile attraverso i siti dell'artista e del CNR - ISMAR.

L'artista ha infatti realizzato una serie di tele ad acrilico ritraendo alcuni frames della "creatura-organismo digitale" presi dall'installazione, come fossero nature morte di un oggetto su scala spazio temporale, un organismo fisico umano non osservabile senza passare per una mediazione statistica digitale, donando loro una drammaticità che le riporta e le ricollega alla tradizione della raffigurazione rinascimentale, rimettendo il fenomeno-uomo dell'Antropocene al centro del mondo, come individuo collettivo e non più come singolo.

La presenza di queste tele e di un accurato lavoro sul landscape acustico dei due porti, ha generato altri eventi autonomi in cui l'artista esporrà o si esibirà, sviluppando ulteriormente il progetto "ENT 1"

Oltre a questa mostra ne è prevista infatti un'altra a Verona presso ARTantide Gallery che produce, supporta e coordina l'intera operazione, dedicata alla presenza di ENT 1 in laguna, dal 16 luglio e un'altra mostra ai Musei Civici di Vittorio Veneto, con annesso, al Teatro Da Ponte, un concerto intero tratto dall'album "Entanglement", eseguito dall'Ottodix Ensemble.

Una particolare performance sonora dell'artista e una tela realizzata site specific sarà anche ospitata a fine agosto presso l'Europa Cultural Center di Venezia.

Dal 22 luglio fino al 5 settembre, inoltre, l'installazione sonora creata con i dati ambientali del porto di Auckland, viene esposta al Galata Museo del Mare di Genova, nella collettiva internazionale d'arte contemporanea "Destinazioni", curata da Virginia Monteverde.


Ecco la mostra di tele "ENT 1" inaugurata il 13 giugno a porte chiuse al CNR Istituto marino ISMAR di Venezia, bacino dell'Arsenale. Segue comunicato

Qui i video dell'evento inaugurale

Discorso introduttivo

https://www.youtube.com/watch?v=jV-yV5g6fIE

performance

https://www.youtube.com/watch?v=wMvil-iJOlU

Spot della mostra

https://www.youtube.com/watch?v=ETnBsI9Nq1w&t=47s

Comunicato:

Alessandro Zannier "ENT 1"

CNR - ISMAR VENEZIA dal 13 giugno al 31 luglio - Tesa 102, Arsenale di Venezia

Personale di tele e performance inaugurale

Mostra a porte chiuse visitabile online dal sito dell'artista e del CNR

Books and Catalogs

Weaving Entanglement, 2021

Maretti Editore

International Architecture Biennale of Venice

Patronage | Promotor | Sponsor

CNR ISMAR, National Research Center, North Arsenal, Venice

In the CNR exhibition space will be exhibited 8 canvases 150 x 150 cm belonging to the series "Hyperobject Still Life".


Faculty of Creative Arts and Industries, The University of Auckland, where will be hosted the antenna at antipodes, which will communicate with the antenna exhibited at the Venice Biennale


Science Gallery Venice and Università Ca' Foscari of Venezia


Museo Diocesano in Vicenza, which will host, from September 3, 2021, an exhibition of the Movimento Arte Etica entitled "Il viaggio: tra scoperta e verità" (The journey: between discovery and truth), where Alessandro Zannier will exhibit 3 canvases of the ENT1 project and a 36-meter roll of paper in homage to the book "On the Road", for the celebrations of the 100th anniversary of Jack Kerouac's birth


Galata del Mare Museum in Genoa, where he participates with a performance/concert and a canvas of the project ENT1 on display, invited to the international exhibition "Destinations".


European Cultural Center in Venice, where, in addition to the concert, some canvases of the ENT1 project will be exhibited; the event will be repeated in some of the Institute's foreign offices.


Musei Civici of Vittorio Veneto (Italy) with exhibition and concert/performance in the Theater Da Ponte


ARTantide Gallery, Verona, will host an exhibition dedicated to the 150 x 150 cm canvases belonging to the series "Hyperobject Still Life", at the same time as the exhibition of the antenna at the Venice Biennale of Architecture, as part of the cycle of exhibitions RE-GENESIS of the Ethical Art Movement

Exhibition Project

"ENT 1" - progetto di installazione per Biennale Architettura Venezia 2021, Eventi Padiglione Italia | 15 luglio 2021

 


 

L'opera "ENT 1" prevede il collegamento di coppie di antenne-obelisco di plexiglas lavorato, lucido e opacizzato, installate in due luoghi tra loro remoti del mondo.

In questo caso l'Italia (Arsenale di Venezia, Biennale di Architettura, Padiglione Italia) e la Nuova Zelanda (Faculty of Creative Arts and Industries, The University of Auckland).

 

Teaser esemplificativo

https://www.youtube.com/watch?v=JxeuJkt_1Hc

 

Le due opere gemelle si scambiano un traffico di dati statistici e ambientali, accuratamente scelti, proveniente dalle rispettive sedi agli antipodi, smistati in un cloud nel web e ri-trasmessi dall'altra parte del mondo, dove vengono codificati in immagini e grafici suggestivi in continua fluttuazione, al variare del flusso dei dati stessi.

Questa variazione degli impulsi non andrà solo a creare spettacolari forme reticolari visualizzabili in un monitor o a parete, ma anche a variare l'intensità luminosa dell'obelisco stesso in contemporanea.

L'aspetto che avranno tali dati codificati si ispira alle reti web suggerendo l'analogia con apparati circolatori o neurali di strutture di organismi viventi.

Come la parola stessa "Entanglement" suggerisce (intreccio, groviglio, nel fenomeno di fisica quantistica), la rete di dati in mutazione continua, mostrerà come inconsapevolmente lo "sciame umano" che popola la Terra, oramai comunichi incessantemente tramite sinapsi fittissime o filamenti di trasmissione, come fanno le cellule e tutti i reparti di un unico organismo o di un cervello su scala globale.

 

L'"iperoggetto" (usando una parola cara allo scrittore-filosofo Timothy Morton) della società umana, che si sviluppa non solo in estensione geografica, come colonia, ma anche nello spazio-tempo con una vasta serie di fenomeni, agisce di fatto in una dimensione extra, superiore alla nostra, una quinta dimensione che senza la codifica in forme fluide da parte della tecnologia, non sarebbe stata possibile da osservare: la dimensione dei fenomeni su vasta scala.

La forma biologica-neurale fluttuante trasmessa nel monitor in dialogo con l'obelisco, frutto di codifica di informazioni remote (come ad esempio il tasso di inquinamento o mortalità o contagio o polveri sottili o inquinamento acustico delle acque, trasmessi dalla Nuova Zelanda), suggerirà dunque che siamo un organismo globale in cui i centri abitati e di smistamento funzionano come gangli e la rete web, i collegamenti satellitari, le rotte aeronavali, stradali, energetiche, come nervi, vene e arterie.

 


 

L'artista, dipingerà alcune grandi tele (150 x 150 cm ciascuna) prendendo ispirazione dai frames-video di queste forme in continua spettacolare mutazione morfologica, un ritratto a pennello dell'organismo di dati umani codificati e rivelati, introducendo di fatto un nuovo concetto di "natura morta degli iperoggetti" o iper-organismi fino ad ora mai immortalati dalla pittura.

I dipinti verranno realizzati con acrilici, bitumi e altre sostanze che per i mari e l'ambiente sono tossici e spesso si trovano in grande quantità concentrati nei garbage-patch, continenti galleggianti di microplastiche e rifiuti.

L'ambiente e l'intreccio dell'organismo-società umana, dipinto dall'artista, è percorso e pervaso ormai istantaneamente, da veleni, virus, sostanze tossiche su scala globale e quindi l'utilizzo di questi pigmenti denuncia lo stato "contaminato" dell'intero organismo, auspicando l'intervento di antidoti che possano agire altrettanto rapidamente, creando un mondo con una nuova etica collettiva.

 

Le prime tele realizzate sono disponibili nella sezione opere.

 

by Alessandro Zannier

Visual artist, musician-composer, performer and curator

Critical Text

Scrivo per illustrare EntangleMinds, un progetto editoriale atipico che ha lo scopo di raccogliere contributi, idee, visioni, documenti e immagini di personalità che in ambito culturale si sono imbattute in varie circostanze nel mio progetto artistico-musicale "Entanglement", per confrontarsi sulle sue tematiche attraverso la propria ricerca.

 

Entanglement è un concept che si sviluppa attraverso opere d'arte visiva, spettacoli, eventi culturali e musica, attraverso la pubblicazione dell'album omonimo avvenuta il 26 marzo 2020.

 

Il "concept album" così come altre forme di espressione articolate e complesse, è considerato oggi quasi come un linguaggio superato, troppo poco consono alla cultura smart della fruizione veloce del nostro tempo, in cui la complessità sta via via venendo bandita come fosse un gap o una forma anacronistica e inadatta per leggere il proprio tempo.

I danni in termini culturali che hanno portato questi atteggiamenti cominciano ad essere evidenti a cominciare dall'incapacità diffusa di fruire di un testo più articolato, individuare sottotesti, regia e sotto tracce, quando invece la complessità del mondo di oggi chiede a gran voce letture e ragionamenti all'altezza dei suoi problemi.

 


 

"Entanglement" nasce dunque dall'idea di usare il "format" del concept album, per pubblicare in realtà un manifesto concettuale, una tesi di lettura della contemporaneità, utilizzando la metafora "dell'intreccio quantistico" che sta alla base dell'omonimo fenomeno della fisica e stendendo attraverso testi di canzoni una mappa di spunti di riflessione.

Così come le microparticelle della materia nel cosmo interagiscono istantaneamente abbattendo in modo sconcertante il principio di causalità degli eventi e suggerendo la presenza in simultanea di tutte le combinazioni possibili di eventi presenti, passati e futuri, il nostro pianeta ugualmente dialoga in modo serrato attraverso spostamenti continui, erosioni, fenomeni atmosferici, movimenti di spore, vegetali, migrazioni animali e attraverso le reti di comunicazione tessute nella storia dallo sciame umano.

Questa iperconnessione che passa attraverso le rotte migratorie, le colonizzazioni, l'economia globale, le pandemie, la rete web (e le fake news), l'inquinamento, il cambiamento climatico, le linee aeree, navali, le pipeline energetiche, i cavi della rete web nei fondali marini, i satelliti in orbita, ha portato l'interazione delle società umane tra i singoli continenti a livelli tali che il tempo tra causa ed effetto di un evento da una parte all'altra del mondo è quasi azzerata. L'intreccio delle singole parti nel tutto, quindi, suggerito dal fenomeno dell'entanglement quantistico, è quasi palpabile nella società odierna e nello sciame umano.

L'umanità oggi vive come un singolo organismo e si ammala tutta, immediatamente, dello stesso male, poiché i canali di trasmissione dei veleni sono sempre più rapidi e capillari, coprendo anche le zone fino ad ora più remote. E interessante dunque, all'opposto, ragionare sul come diffondere con la stessa velocità anche antidoti ed elisir per l'intero organismo.

La rivalutazione delle intercapedini, dei luoghi periferici o irraggiungibili e remoti, è poi un secondo aspetto affascinante di riflessione che fa da contraltare all'analisi sulla complessità invasiva dell'iper connessione.

 


 

Questi sono i temi messi in campo dall'album "Entanglement", uscito con temi involontariamente profetici in piena pandemia e forse proprio per questo divenuto motivo di attenzione da parte di ambiti culturali insospettabili nei mesi successivi.

La mia attività parallela di artista visivo prevede anche una serie di installazioni su questi temi, la cui presentazione è stata necessariamente posticipata al 2021, causa Covid, fatto salvo per due anticipazioni esposte alla Biennale di Curitiba in Brasile nel 2019 al Museo Paranense e al Museo Archeologico di Vicenza a gennaio 2020 con il Movimento Arte Etica.

 


 

Durante il rocambolesco percorso di promozione dell'album, avvenuto quasi da subito in pieno lockdown, con relativa cancellazione di un intero tour, ho affiancato il mio approccio visionario a quello dell'architetto Diego Repetto, attivo anch'egli in ambiti trasversali, tra architettura, arte e musica, dando vita a una naturale sinergia di intenti e azioni,che ha portato attraverso una frenetica attività a numerosi frutti e ha consolidato attorno al nostro nucleo un team di personalità altrettanto visionarie, propositive e sensibili alla riprogettazione della società futura.

Sono nate trasmissioni radio con architetti, docenti universitari, giornalisti, esperti storici di multimedialità come Carlo Infante, partecipazioni a forme innovative di trasmissione web legate alla rivalutazione dei territori urbani e a forme di teatro condiviso, conferenze, convegni di architettura, pubblicazioni di cataloghi, dibattiti, articoli, interviste, scambi con gli ambienti universitari e soprattutto concerti interdisciplinari. Alcuni di essi realizzati con pubblico distanziato, altri (moltissimi) in cantiere, in luoghi suggestivi spesso non concepiti per eventi.

 

La mia idea è di raccogliere e pubblicare entro aprile 2021 le opinioni e i contributi di chi ha avuto a che fare con questo progetto o dei ragionamenti su queste tematiche, per creare uno strumento congiunto di un collettivo che sempre più, a mio avviso, sta convergendo verso un approccio comune, visionario e propositivo con le problematiche post pandemiche.

La visione complessiva, olografica, dell'intreccio di vene, arterie (strade, rotte), nervature (rete web e media), ossatura (economia) e gangli di scambio (le città) dell'organismo-sciame umano, è ormai essenziale per curare come fanno i medici orientali: agire a livello locale per avere subito benefici sull'intero organismo.

 

Il progetto conterrà:

 

Una mia introduzione

La descrizione del progetto Entanglement tra arte e musica

La storia della sua pubblicazione in tempo di pandemia e delle relazioni trasversali con architetti, giornalisti, docenti universitari nate quasi subito.

 

I temi trattati sviluppati da ogni partecipante (il grosso del contenuto) attraverso relatori proveniente da ambiti diversi: architettura, filosofia, fisica, geostoria, sociologia, comunicazione.

Progetti eventuali o immagini del lavoro di ciascuno dei partecipanti

Immagini dei concerti realizzati.

Descrizione dello spettacolo interdisciplinare in procinto di essere messo in scena nei luoghi più suggestivi e anomali d'Italia

I testi di tutte le canzoni dell'album

Le immagini delle installazioni, progetti, bozzetti e render

L'elenco delle realtà coinvolte, associazioni, festival, teatri, fondazioni, sedi museali e degli eventi realizzati

Una rassegna stampa dell'album

Alcune interviste rilasciate per i circuiti universitari e per i media

Credits

L'album Entanglement in cd

 

Alessandro Zannier

Artworks

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